martedì 3 giugno 2014

. SUL SET DI UN FILM PORNO, NEL 2064 .

Tempo di lettura: mezzo Calippo.

'Truccatemi la vecchia!'
Due omoni di colore -nudi ma con la cravatta, come userà quell'anno- verranno a prendermi, mi solleveranno e mi porteranno di peso su una comodissima sedia girevole di pelle bianca posizionata davanti ad uno specchio.
Per ringraziarli della loro gentilezza mi verrà spontaneo fargli un sorriso.

'Che vacca.'
'Pornodiva professionista, che vuoi farci.' commenteranno andandosene.

Gli guarderò il dildo a forma di coda di cavallo piantato tra le natiche.
Ne avrò viste di code nelle chiappe nella mia vita, a quel punto. Nonostante questo mi ritroverò a pensare che non riuscirò mai a farci l'abitudine.
Mi sistemerò il foulard e la crocchia di capelli bianchi guardandomi allo specchio; seguirò le rughe con un dito cercando di ricordare per ognuna l'emozione che l'aveva partorita.
'Quelle intorno agli occhi vanno all'insù: risate. Tantissime risate. Questa mi divide la fronte a metà: perdita, distacco. E poi tutte le cose che ho pensato ma che non ho mai avuto il coraggio di dire. A Dario, per esempio. Era tanto che non pensavo più a lui....' Sorriderò. 'Questa intorno alle labbra, invece..'
La truccatrice entrerà all'improvviso, sventolandomi in faccia i suoi paracapezzoli di pailettes.
'Scusi. Sta ripassando la parte?'
'No cara, stai tranquilla, stavo solo pensando a voce alta.'
'Mettiamo le cose in chiaro. Preferirei che tra noi ci fosse un rapporto professionale', mi dirà serissima leccando un'amarena che avrà tirato fuori da chissà dove.
'Non mi chiami con nomignoli da film porno, 'cara' a me non piace, non sono una sua collega. Io sono una persona rispettabile. Usi il mio nome vero e solo quello. Dirty Sanchez.'
'Certo, come vuoi tu Dirty. Io sono Annalisa, piacere.' Lo dirò allungando la mano verso di lei e sbaglierò ancora una volta. Non imparerò mai che la gentilezza è diventata un tabù.
Dirty farà finta di niente ma capirò da come tirerà su nervosamente le due strisce di coca dalla mensola di fronte allo specchio di non andarle a genio.
Mi chiederà se voglio favorire, le dirò di no -che ho la mia personale da anni- e tirerò fuori una confezione di borotalco dalla borsa nera coi manici che fu della mia mamma. Annuserò, le narici si riempiranno di buono e di pulito e la testa viaggerà alla velocità della luce nei ricordi, dall'infanzia fino al presente.
Che viaggio mi farò.
Dirty mi guarderà e poi sussurrerà piano, verso il pavimento: 'cazzo, che fattona.'
Un po' di cipria, qualche spruzzo di lacca, un velo di burrocacao e sarò pronta. La costumista mi porterà lo scialle di lana e la responsabile della mensa una tazza di brodo con le stelline. Entrambe nude, entrambe dandosi appuntamento all'orgia di lavoro di quella sera, entrambe parlando con quella voce senza emozioni che avranno tutti, nel 2064.
Tutti tranne gli attori porno.

Guarderò fuori dalla finestra. Vedrò persone nude camminare per la strada.
Non un sorriso, non un saluto, mai uno scambio. Le teste chine a guardare sui tablet.
Vedrò vigili sculacciare pedoni beccati a passare col rosso. E anche col verde.
Sui cartelloni attaccati ai palazzi, modelle semivestite ammiccheranno a chi avrà ancora i muscoli del collo abbastanza forti per guardare in alto.

'Portatemi la vecchia!'

Gli omoni CodaNelleChiappeMuniti mi posizioneranno su una sedia a dondolo al centro del set.
'E' bellissima', dirò tutta emozionata, che nel 2064 non sarà mica facile vedere una sedia a dondolo.
A quel punto faranno entrare il mio partner. Ci guarderemo fissi, le dentiere a masticare aria ed incredulità, finché io dirò: 'Dario! Sei proprio tu?'
'Lisa! Anche tu qui... è.. è... incredibile.'
'E' l'unico modo che ho per continuare ad essere me stessa. E per non perdermi, là fuori.'
'Idem. Che bello rivederti...'
Ci abbracceremo forte, tutti commossi.
'Buttate una secchiata d'acqua fredda sugli attori!, sono già al petting ma le macchine non sono partite! Brutti pervertiti maniaci dell'amore!', protesterà il regista.
 'Motore', 'Partito!', 'Parliamo d'amore per ore, prima!', 'Eeee, azione!'

Parleremo davvero per ore ricordando quando le persone si facevano i regali per il compleanno. Quando un 'grazie' aveva un significato e non era considerato robaccia oscena, quando si sorrideva a qualcuno su un pullman, quello ricambiava e tu pensavi che la vita non è male, anzi. Parleremo di  noi stessi dei tempi migliori. Il mare, te lo ricordi? Secchielli, palette e la sabbia nel costume, che ancora si usava. I risvegli allegri, quelli tristi, i litigi e la pace. Il tempo insieme, i cappotti in inverno e non il latex, la lontananza, i morsi sul collo -patisci ancora se ti toccano l'ombelico? Le risate, gli affanni, l'amore più grande che c'è. Non te l'avevo mai detto e mi è venuta questa ruga qua. Ora te lo dico e sono felice. Anch'io sono felice. Abbracciami.

Ci addormenteremo così, mischiando emozioni, impastando ricordi, tenendoci per mano.
E sarà l'ultima volta che ci addormenteremo. Girando un film porno, nel 2064.

'Professionisti del proibito. Avete sentito come hanno parlato d'amore 'sti zozzi? Pazzesco, ci credo che ci hanno lasciato le penne. Chissà come fanno. Faremo il boom delle vendite con 'sto filmetto.' commenterà il regista prima di gridare: 'Studio libero!'.